Breve riassunto

  • questo intervento è in grado di alterare radicalmente il profilo e l’equilibrio dei tratti del viso
  • molto spesso questo intervento è eseguito in combinazione con un intervento chirurgico del naso o con un intervento di lifting facciale
  • l’intervento di mentoplastica additiva con impianti è svolto su base ambulatoriale in anestesia locale
  • gli impianti hanno diverse forme e dimensioni
  • una piccola incisione è di norma eseguita in una piega naturale sotto il mento o all’interno della bocca

A chi è adatta la correzione del mento?

Il rimodellamento del mento è forse il meno noto rispetto agli altri interventi estetici pur essendo una tecnica eseguita di routine che porta a dei buoni risultati. La forma e la grandezza del mento hanno un impatto importante sulle conformità e sull’aspetto del profilo di un viso. Spesso persone si rivolgono a noi perché qualcosa nell’impatto complessivo li disturba, soprattutto se si guardano di lato, pur non sapendo definire esattamente che cosa. Pensano che forse sia la colpa del naso troppo grande o troppo piccolo, ma il più delle volte si rivela che in realtà si tratta di una proiezione troppo grande o troppo piccola del mento. Il genere umano considera “bello” un volto che si presenta simmetrico e ben proporzionato. In teoria esistono anche delle stime numeriche sulle proporzioni ideali fra i diversi elementi del viso. Scostamenti da tali valori non significano che un viso non sia bello, ma di sicuro un avvicinamento a queste norme aumenta la possibilità che il viso si presenti più attraente a un maggior numero di osservatori. Possiamo dividere un volto (che si estende dal margine del cuoio cappelluto sino alla punta del mento) in tre parti di altezza uguale, tramite due linee orizzontali immaginarie, poste una a livello delle sopracciglia e l’altra subito sotto il naso. La porzione del viso di sotto il naso può essere inoltre divisa dalla bocca in un terzo superiore e in due terzi inferiori. Osservando di lato la posizione ideale del mento sarà: allineato con il labbro inferiore nell’uomo, nella donna invece sarà rientrato di qualche millimetro rispetto al labbro.

Un rimodellamento del mento viene richiesto in ugual misura sia dagli uomini, sia dalle donne. Prima dell’intervento bisogna esaminare il viso e le dimensioni del mento: escludiamo infatti ogni problema riguardante la posizione della mandibola e alla masticazione in quanto ciò richiede altri tipi di cure presso un chirurgo maxillo-facciale. Dopo una prima valutazione possiamo aiutarci con fotografie e simulazioni al computer per aiutare il paziente a esprimere i propri desideri e a costruirsi aspettative reali. Queste sono le premesse per un ottimo risultato.

Come ingrandire il mento?

Il mento può essere ingrandito in diversi modi. Possiamo utilizzare degli specifici impianti mentonieri con cui amplificare la parte dell’osso meno espressa. Per chi non desidera l’impianto possiamo ricorrere alla genioplastica che permette di far “scivolare” il mento spostandolo in avanti. Ciò richiede un’incisione all’interno della bocca, il taglio dell’osso (osteotomia) della mandibola, lo spostamento e il fissaggio con delle viti nella posizione desiderata. Il processo è più complesso e richiede una convalescenza più lunga. Per delle piccole correzioni invece possiamo impiegare filler di tipo diverso (dall’acido ialuronico al grasso proprio) che vengono iniettati nei tessuti molli a livello del mento.

Il più delle volte concordiamo assieme al paziente per un impianto poiché ci permette di migliorare l’aspetto in modo molto efficace e permanente. Esistono impianti di diverse forme e dimensioni. La maggior parte è a forma di lettera “U” che si adatta bene alla mandibola. Se desideriamo aumentare il mento nel profilo scegliamo impianti con la parte centrale più alta, se invece vogliamo contemporaneamente anche allargare il mento è importante che gli impianti abbiano pure le parti laterali piuttosto pronunciate. L’impianto influisce solo minimamente sull’altezza del mento, se però desideriamo avere maggiori correzioni anche in questo senso bisogna necessariamente ricorrere al taglio dell’osso.

L’inserimento dell’impianto può essere fatto in anestesia locale e prevede il posizionamento della protesi all’interno dello stretto spazio fra l’osso mandibolare e il periostio. Questa zona può essere raggiunta dal chirurgo attraverso un taglio che attraversa la mucosa della cavità orale, oppure dall’esterno, incidendo la pelle nella piega naturale sotto il mento. La seconda è anche la soluzione migliore poiché consente di adagiare la protesi in maniera più precisa e presenta minori rischi di lesioni nervose e infezioni in quanto l’impianto non viene in contatto con la saliva. La relativa cicatrice sotto il mento sarà lunga pochi centimetri e quasi impercettibile.

Come rimpicciolire il mento?

Il mento si rimpicciolisce e rimodella correggendo la mandibola. L’intervento, svolto di norma in anestesia generale, prevede sempre un taglio presso la piega naturale sotto il mento (a livello del tratto di collegamento fra il mento e il collo). Si elimina dalla mandibola una parte di tessuto osseo donando al mento un aspetto più piacevole. Un paio di ore dopo l’intervento siete già dimessi. Il dolore è perfettamente affrontabile con l’assunzione di analgesici per 3-4 giorni. Nei primi tempi si può riscontrare una variazione transitoria della sensibilità al tatto del mento. Ecchimosi ed edema scompaiono in una-due settimane. Subito dopo l’intervento siete liberi di compiere qualsiasi tipo di azione quotidiana, per l’attività sportiva è meglio attendere due settimane.

Quali tipi di interventi vengono spesso eseguiti in contemporanea con la correzione del mento?

Il mento gioca un ruolo importante su quanto grande o piccolo potrà sembrare il naso. Una correzione simultanea apporta spesso molto di più rispetto alla semplice somma di diversi interventi separati. In alcuni casi è perciò utile accompagnare la correzione del mento con un ritocco del naso per donare all’intero profilo un aspetto più conforme. Spesso ci capita di consigliare un ingrandimento del mento con impianto ai pazienti che si rivolgono a noi per un face lift. L’invecchiamento porta a un’atrofia dello scheletro del viso con conseguente cedimento dei tessuti molli, classico segno dell’avanzamento dell’età. Un mento più pronunciato si associa a un aspetto più gradevole e aiuta a sostenere i tessuti molli ai margini della mandibola e a mantenere in tensione la pelle del collo. Spesso accanto alla correzione del mento ringiovaniamo anche il collo eliminando quei fastidiosi solchi sottocutanei che tendono ad apparire con l’età sulla parte anteriore del collo. Nei più giovani invece la correzione del mento è spesso combinata con una liposuzione che corregge il doppio mento.